20 febbraio 2013

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE LA DESTRA - TORINO

La campagna elettorale volge al termine, per l'occasione La Destra Torino organizza venerdì 22 febbraio un incontro presso Terrazza Solferino in Via Bertolotti 7 alle ore 20:30. Sarà un incontro caratterizzato da ringraziamenti ai militanti e ai simpatizzanti che ci hanno sostenuto in questi giorni di campagna elettorale, ci sarà un breve intervento da parte di alcuni candidati delle nostre liste e poi alla fine seguirà un rinfresco offerto dalla Federazione Provinciale di Torino a tutti i presenti.
Non mancate, vi aspettiamo!

15 febbraio 2013

UNA DESTRA PER L'ITALIA - INCONTRO CON I GIOVANI


Lunedì 18 febbraio, ore 20:30, si terrà presso Terrazza Solferino (Via Bertolotti 7) un incontro rivolto ai giovani organizzato da La Destra Piemonte. Sarà l'occasione per presentare la candidatura di Emanuele Pulli, segretario regionale di Gioventù Italiana Piemonte (movimento giovanile de La Destra), come esponente dei giovani all'interno delle liste de La Destra.
Le tematiche che verranno affrontate saranno principalmente quello più vicine alla sfera dei giovani, come la Scuola, la Formazione, il Lavoro e il Futuro Generazionale, al termine dell'incontro si terrà anche un rinfresco. L'incontro, pur rivolgendo l'attenzione ai giovani, sarà comunque aperto a tutti. Siete tutti invitati a partecipare.

10 febbraio 2013

GIORNO DEL RICORDO PER LE VITTIME DELLE FOIBE

Oggi pomeriggio, in occasione del Giorno del Ricordo per le vittime delle Foibe, un gruppo di militanti e simpatizzanti di Gioventù Italiana e de La Destra di Torino ha deposto un mazzo di fiori, osservando un minuto di silenzio commemorativo, di fronte alla lapide di Corso Cincinnato nel quartiere dove più di mezzo secolo fa gli esuli istriani, fiumani e dalmati migrarono per sfuggire alle stragi anti-italiane compiute dai partigiani slavi titini al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Il 10 febbraio deve essere considerata una giornata commemorativa per tutti i cittadini italiani che vogliono ricordare i propri fratelli uccisi, benchè ancora oggi vi sia chi ha il coraggio di negare l'evidenza e la memoria di quei tragici fatti storici, come dimostra la distruzione della lapide di Corso Cincinnato pochi giorni fa, che sono rimasti nel dimenticatoio per anni e tuttora impuniti.

8 febbraio 2013

FOIBE : LA MEMORIA E' PIU' FORTE DELL'ODIO

La scorsa notte un gruppo militanti invasati, appartenenti probabilmente ai gruppi antagonisti, si è reso protagonista di un vile attacco alla lapide di Corso Cincinnato che ricorda i martiri e le vittime della Foibe. La lapide risulta distrutta e proprio per questo chiediamo che il Comune di Torino provveda immediatamente a sostituirla. Inoltre, nonostante ancora oggi ci sia chi ha il coraggio di negare l'evidenza dei fatti storici e la memoria dei morti di una delle vicende più tragiche della storia italiana, domenica proprio in occasione della Giornata del Ricordo per le vittime della Foibe noi saremo davanti alla lapide per ricordare i nostri fratelli italiani morti 70 anni fa in Istria e in Dalmazia per mano dei partigiani slavi titini. La memoria storica del nostro popolo non si infoiba e non si nega, nonostante qualcuno al giorno d'oggi vorrebbe ancora fosse così.

3 febbraio 2013

MONTE DEI PASCHI DI SIENA: DA BANCA ROSSA A BANCA ROTTA

La sera del 3 febbraio 2013 un gruppo di ragazzi di Gioventù Italiana con La Destra di Torino ha attaccato alcuni volantini davanti ad una filiale della banca Monte dei Paschi di Siena per protestare contro la decisione di pochi giorni fa, da parte del governo, di stanziare 3,9 miliardi di euro a favore della MPS per coprirne le perdite in borsa a causa delle azioni speculative.
Quanto è accaduto in questi giorni è a dir poco sconcertante, specialmente se si pensa che i 3,9 miliardi di euro stanziati dal governo a favore della banca toscana sono tutti soldi di gettito fiscale provenienti dal pagamento di un'imposta iniqua come l'Imu che i contribuenti hanno pagato lo scorso anno. Se poi, andando più a fondo, viene pure fuori che i vertici della MPS sono tutti di nomina politica e risalenti ad un partito, ogni riferimento al Partito Democratico non è casuale, che in Parlamento ha votato apposta per l'introduzione dell'Imu allora è giusto che i contribuenti e i risparmiatori si indignino contro questo sistema perverso e clientelare.
E' vergognoso che un cittadino che ha affidato i propri risparmi ad una banca come la Monte dei Paschi e che magari ha fatto pure fatica a far fronte al pagamento delle rate dell'Imu, si ritrovi ora con la brutta sorpresa di vedere andare in fumo i propri risparmi e per di più sapendo che i soldi versati per l'Imu sono finiti nella casse della banca stessa per coprirne le perdite sulle azioni speculative, prima il danno e poi con la beffa.
Se l'Italia fosse un paese normale, civile ed equo la Monte dei Paschi avrebbe usato i propri fondi secondo una funzione sociale facendo credito alle aziende, agli artigiani e ai cittadini e non giocando con i soldi dei risparmiatori sui mercati finanziari, inoltre un governo responsabile e al servizio dei cittadini e non della grande finanza avrebbe rimosso i vertici della Monte dei Paschi commissariandola e nazionalizzandola per tutelare i risparmiatori.

26 dicembre 2012

ELEZIONI ALLE PORTE, IL COMUNE CHIUDE GLI UFFICI ELETTORALI

Il Comune di Torino, su ordinanza del Sindaco, ha deciso di chiudere gli Uffici Elettorali in vista delle festività natalizie concedendo un periodo prolungato di vacanze ai propri dipendenti.
Peccato che solo pochi fa giorni il governo Monti abbia dato le dimissioni e siano state indette, per il 24-25 febbraio 2013, le prossime elezioni politiche, comportando di fatto il lavoro di preparazione delle liste dei candidati da presentare alle elezioni da parte di tutti gli interessati e gli addetti ai lavori.
Come si può pensare di chiudere gli Uffici Elettorali per praticamente una settimana con le elezioni a 2 mesi di distanza? Dall'altra parte, come fanno partiti, movimenti e candidati a presentare documenti e certificati, rispettando tempi e regole, con gli Uffici Elettorali completamente chiusi per una settimana in un periodo di attività intenso come questo? 
Va bene che chiudere gli Uffici per una settimana comporterà per il Comune un notevole risparmio in termini di costi di gestione (luce, riscaldamento, personale, ecc.), tuttavia sarebbe stato più ragionevole, vista la situazione, optare per l'apertura a mezza giornata per garantire comunque un regolare servizio. Altrimenti poi non ci si può lamentare o scandalizzare se vengono fuori le vicende delle liste escluse e delle candidature irregolari, per mancato rispetto delle scadenze e delle tempistiche, o peggio ancora delle liste e delle firme false. 
Se si pretende che tutto venga fatto alla luce del sole e nel rispetto delle regole, da parte di liste e candidati, allora bisogna anche però creare le condizioni perchè ciò avvenga, perchè altrimenti la cattiva organizzazione dei servizi al cittadino istiga solamente i cittadini a trasgredire le regole.

18 dicembre 2012

IMU = RAPINA: I DIRITTI NON SI TASSANO!

Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre un gruppo di militanti di Gioventù Italiana Torino ha esposto uno striscione nei pressi della sede dell'Atc Torino (Agenzia Territoriale per la Casa), in Corso Dante 14, per protestare contro l'introduzione dell'Imu proprio nel giorno in cui è scaduto il termine per il pagamento della seconda rata dell'imposta.
Abbiamo scelto la sede dell'Atc, agenzia che si occupa dell'assegnazione delle case popolari, come luogo simbolico della nostra protesta e perchè riteniamo che mai come oggi la casa sia un diritto innegabile di ogni cittadino e che proprio l'introduzione dell'Imu sia la negazione di tale diritto.
Uno Stato che considera la casa di proprietà come un "privilegio da tassare" è uno Stato che può solo volere il male dei suoi cittadini e il fatto che molti di essi non riusciranno a far fronte al pagamento dell'imposta riceveranno quasi sicuramente una cartella esattoriale, rischiando di fatto la perdita dell'immobile, dovrebbe far riflettere e non poco.
Vogliamo l'abolizione di questa imposta in quanto rappresenterebbe per le famiglie una boccata d'aria indispensabile e necessaria per far ripartire l'economia reale e la crescita economica, determinando di fatto una possibile via d'uscita da una crisi di cui i cittadini non sono responsabili ma che stanno pagando a carissimo prezzo. Stesso discorso vale per un'altra imposta inutile come il Canone Rai, in quanto oggi tutti i cittadini possiedono almeno un televisore per abitazione e inoltre perchè pagare un'imposta sul servizio pubblico televisivo per ricevere un servizio non certo eccellente come quello che la Rai ormai propone da diversi anni è una cosa priva di senso.

5 dicembre 2012

2007 - 2012 : IL LAVORO E' ANCORA UN DIRITTO!

La scorsa notte, tra il 4-5 dicembre, un gruppo di militanti di Gioventù Italiana Torino ha esposto sulla cancellata dell'ex stabilimento Thyssenkrupp, in Corso Regina Margherita, uno striscione con scritto "2007 - 2012: IL LAVORO E' ANCORA UN DIRITTO!" per ricordare i sette operai che che 5 anni fa morirono in un incendio scoppiato all'interno dello stabilimento mentre lavoravano. Sono passati 5 anni da quella tragica notte e, per quanto il lavoro sia un sacro santo diritto di ogni uomo, esso da allora in Italia ha subito dei soprusi imperdonabili, dalla Thyssenkrupp fino all'Ilva di Taranto passando per i casi della Fiat di Pomigliano e Mirafiori e dell'Indesit sempre a Torino. 
La cosa ancora più sconcertante, e che per molti versi fa rabbia, è il fatto che oggi qualcuno abbia il coraggio di dire che "il lavoro non è un diritto" e che pretendere certe tutele e certe garanzie significa essere choosy, al punto da attuare una "Riforma dell'articolo 18" che smantella ogni garanzia e ogni tutela verso i lavoratori solo per compiacere i mercati, le banche e gli speculatori che ci stanno uccidendo....ogni riferimento al ministro (incompe)tecnico Elsa Fornero è puramente voluto! 
Noi non ci stiamo! Il lavoro, oltre ad essere un diritto e ad essere l'unica vera medicina per la crisi, è la più grande attività nobile che favorisce elevazione dell'uomo, è la pietra miliare per la prosperità e la crescita di ogni civilità. Al contrario, una civiltà condannata a vivere nello sfruttamento, nella disoccupazione e nella precarietà è solamente destinata a morire...e i risultati non stanno tardando a vedersi!

30 novembre 2012

EURO: STRUMENTO DI DISTRUZIONE DI MASSA

Venerdì 30 novembre 2012 alle ore 21 presso Terrazza Solferino (Via Bertolotti 7 a Torino) si terrà l'incontro "EURO: STRUMENTO DI DISTRUZIONE DI MASSA" organizzato da Gioventù Italiana in collaborazione con i militanti di Continuità Ideale e dove sarà ospite come relatore l'Avv. Alberto Costanzo. Sarà un'occasione importante dove si parlerà dell'Europa e di come il suo progetto criminale, attraverso la moneta unica e la finanza speculativa, stia uccidendo i popoli europei privandoli delle loro identità, delle loro culture, dei loro diritti e del loro futuro.
Siete tutti invitati a partecipare, vi aspettiamo!

27 novembre 2012

UN SORRISO SOTTO L'ALBERO

In occasione delle festività natalizie Gioventù Italiana organizza una RACCOLTA GIOCATTOLI, BENI ALIMENTARI E DI PRIMA NECESSITA', che saranno distribuiti a famiglie bisognose grazie alla collaborazione con associazioni di beneficenza.

24 novembre 2012

PALESTINA LIBERA!


I militanti di Gioventu' Italiana hanno affisso nella notte tra il 23 e il 24 novrembre uno striscione con su scritto "PALESTINA LIBERA!", nel corso di un'iniziativa nazionale del movimento per manifestare la propria solidarieta' al popolo palestinese, sconvolto e annichilito da otto giorni di bombardamenti a tappeto che hanno avuto come obiettivi anche e soprattutto inermi civili, spesso donne e bambini. La tregua di questi giorni e' stata unilateralmente imposta da Israele, che dopo aver distrutto palazzi governativi e centri d'informazione in Palestina non ha di fatto più nulla da bombardare. Dal punto di vista politico la Palestina oggi non esiste più, per la gioia dei ministri israeliani che nei giorni scorsi si auguravano di poter "riportare Gaza nel medioevo", riducendo la striscia al caos più totale, negando l'autodeterminazione ai palestinesi. Oggi più che mai, la Palestina chiede liberta'!

19 novembre 2012

CARCERI A PROVA DI SUICIDIO, UNA PIAGA INTERMINABILE

Pochi giorni fa presso il carcere della Vallette di Torino si è verificato l'ennesimo tentativo di suicidio da parte di un detenuto, il quale ha cercato di impiccarsi con dei pantaloni alla grata della finestra del bagno e che, fortunatamente, è stato salvato per il rotto della cuffia dagli agenti della polizia penitenziaria.
L'episodio è solo l'ultimo di una lunghissima serie e infatti non sono mancati i reclami e le proteste, più che legittime, da parte del sindacato autonomo della polizia penitenziaria che continua a denunciare le condizioni di vita e di lavoro difficili all'interno degli istituti correzionali di tutta Italia : in tutta Italia si verifica 1 suicidio compiuto ogni 15 tentativi, le condizioni di lavoro da parte degli agenti sono sempre più difficili, sia causa del sovraffollamento e sia per le carenze umane ed economiche sempre più notevoli.
Il tema della vita in carcere è sempre stato un tema caldissimo che, specialmente negli ultimi anni, le istituzioni hanno sempre cercato di evitare con provvedimenti, o meglio delle mascherate, come l'indulto e il decreto salva-carceri facendo credere di aver risolto il problema, il quale si è puntualmente ripresentato poco tempo dopo quando stragrande maggioranza dei detenuti messi in libertà grazie all'indulto ha fatto ritorno in cella.
L'indulto non serve a nulla, quello serve è un maggiore impiego di risorse nell'ammodernamento infrastrutturale e nella costruzione di nuove carceri per fare in modo che queste tornino ad avere la loro funzione originaria di rieducare il cittadino condannato alla detenzione per favorirne il reinserimento nella società una volta scontata la pena. Altrimenti, continuando su questa strada, il carcere continuerà a rappresentare l'inferno terreno per il detenuto, portando questo a compiere continui tentativi di suicidio oppure ad incattivirsi maggiormente in modo da, una volta terminata la detenzione, diventare ancora più delinquente di prima e di conseguenza a rimettere piede cella poco tempo dopo.
I detenuti devono senza dubbio scontare la loro pena fino alla fine e pagare per i reati commessi, ma ciò non li priva dei loro diritti, ossia, quelli di potersi riscattare e di integrarsi nella società una volta terminata la pena.
Stesso discorso vale per gli agenti di polizia penitenziaria, i quali non possono continuare a fare gli orari straordinari compiendo dei gesti straordinari (come salvare un detenuto dal suicidio) operando in condizioni disumane come quelle attuali e rischiando la vita tutti i giorni.

16 novembre 2012

CHIUDERE I COMPRO ORO, SUBITO!

Nella notte tra il 15 e il 16 novembre 2012 i militanti di Gioventù Italiana con La Destra hanno attaccato alcuni volantini sulle serrande e sulle inserzioni pubblicitarie di alcuni Compro Oro di Torino per protestare contro la crescita vertiginosa di queste attività commerciali, verificatasi negli ultimi anni, e per sollevare il dubbio sulla trasparenza delle loro attività.
Negli ultimi 5 anni sono nati 28000 Compro Oro in tutta Italia per un giro d'affari, stando ai dati raccolti, di circa 7 miliardi di euro, numeri impressionanti se si pensa al periodo di crisi attuale che le attività commerciali in generale stanno vivendo, abbastanza impressionanti da far sorgere qualche dubbio.
Se poi si pensa alle notizie degli ultimi giorni sulle operazioni svolte dalla Guardia di Finanza in tutta Italia allora i dubbi nutrono qualche fondamento: 250 perquisizioni, 163 milioni di euro in beni sequestrati e 118 indagati per ricettazione e riciclaggio in 11 regioni d'Italia.
Quello che vogliamo è che si faccia più chiarezza possibile sulla vicenda e sul giro d'affari dei Compro Oro, pertanto o si introducono maggiori vincoli normativi sulla concessione della licenza d'apertura, da parte di Questura e Comune, e sulla la gestione di queste attività conferendo maggiori poteri di controllo alla Guardia di Finanza e alla Camera di Commercio, oppure tanto vale chiudere i Compro Oro una volta per tutte e permettere che la compravendita di beni preziosi in oro possa avvenire solamente presso le gioiellerie e le oreficerie autorizzate. I cittadini, messi in ginocchio dalla crisi, sono costretti a vendere i loro beni preziosi presso i Compro Oro che li acquistano a ribasso, spesso senza emettere ricevuta fiscale nè fattura, per poi rivenderli a prezzo maggiorato sul mercato internazionale, quindi invitiamo chiunque a abbia intenzione di vendere il proprio oro a pensarci molto bene prima di mettere piede in questi posti.

14 novembre 2012

CRISI : SOLO MALESSERE E REPRESSIONE

La giornata di oggi è stata una giornata incandescente, gli scontri verificatisi nelle varie manifestazioni contro la crisi che si sono tenute in tutta Italia per protestare con le politiche del governo, fatte solo di precarietà e sfruttamento, sono la chiara espressione del malessere diffuso tra la popolazione.
Gli scontri alle manifestazioni hanno avuto delle dinamiche molto diverse in molte zone d'Italia, a Torino un gruppo di autonomi ha aggredito un poliziotto a colpi di mazza da baseball riducendolo in gravi condizioni, invece a Roma le dinamica è stata ben diversa e gli studenti in corteo (in buona parte disarmati) si sono ritrovati a subire una carica violentissima da parte delle Forze dell'Ordine.
Quanto è accaduto è sconcertante, perchè se da una parte è ingiustificabile quanto è accaduto a Torino, dall'altra non si può rimanere indifferenti di fronte a quanto è accaduto a Roma.
I giovani precari e gli studenti sono sempre meno ascoltati e sempre più abbandonati a loro stessi, perchè evidentemente questo governo ritiene siano più importanti l'austerity, l'andamento dei mercati finanziari e i capricci delle banche che hanno innescato la crisi, invece che investire sul futuro delle giovani generazioni (ritenute da qualcuno troppo choosy) attraverso l'istruzione e la ricerca.
Mai quanto oggi bisogna ascoltare chi scende in piazza, in quanto se si continua a fare finta di niente e a reprimere la protesta prima o poi questa esploderà ai limiti della violenza diventando incontrollabile.

9 novembre 2012

MUSETTI: DOPO CINQUE ANNI DI GIOIE E SACRIFICI, SIAMO ANCORA QUI. ET VENTIS ADVERSIS!


Gioventù Italiana, un nuovo punto di riferimento per tanti giovani non conformi, un nuovo stimolo per le imprese future, una nuova casa per tutti noi.
Erano questi gli ideali che ci animarono cinque anni fa, quando a Roma, nel diciottesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, fondammo questo nostro movimento: un sogno che si avverava, una nuova possibilità per i tanti che in quegli anni sentivano la necessità di qualcosa di nuovo e dirompente nel mondo giovanile della nostra Italia.
Sono stati tanti, innumerevoli i sacrifici che da quel giorno del 2007 abbiamo affrontato, ma le difficoltà non ci hanno mai piegato, siamo sempre stati capaci di piegarci senza spezzarci, di mantenere viva la fede in ognuno di noi, e questo perché tutto ciò che il destino c’ha imposto, lo abbiamo vissuto con unità e spirito di comunità, uniti dal medesimo sogno.
Socializzazione, unità nazionale, giustizia sociale, queste erano le nostre parole d’ordine allora, lo sono ancora oggi e con orgoglio possiamo dire che lo saranno sempre, in continuità con quella generazione di eroi della Repubblica Sociale che per quelle parole prima morì, e poi fu seppellita dalla storiografia ufficiale: il loro testimone è ancora nelle nostre mani, vivo e forte, la loro testimonianza di fede non morirà mai finché ci sarà anche solo uno di noi ad averla nel cuore.
I ricordi di questi cinque anni, che sono stati i più intensi della mia vita non solo politica, ma anche umana e personale, ci portano la mente alla generosità di tanti militanti, che hanno sacrificato tutto, a livello economico ma soprattutto personale e familiare, per servire l’idea della loro vita.
Quella giornata di Trieste poi, a un anno dalla nostra fondazione, ci formò come comunità in cammino, soli contro tutti per il bene dell’Italia, ma forse, soprattutto, per il bene nostro, per mantenere in vita quella fiamma, quell’ideale che in tanti, troppi negli anni hanno tentato di spegnere o nascondere.
Beh, non ce l’hanno fatta, e dopo cinque anni, piegati dai tanti sacrifici ma mai spezzati nel nostro ardore, possiamo ancora dire: noi ne siamo i testimoni!

Et ventis adversis!


Gianni Musetti
Segretario nazionale Gioventù Italiana